SOTTOVOCE

Volevo la luce e dentro c'era il buio

In un mondo in cui le persone urlano e non sanno ascoltare, Nina ha imparato a parlare con i gatti, sottovoce. Grazie a questo dono, intraprende un viaggio sospeso tra sogno e realtà per andare alla ricerca del suo gatto scoprendo posti nuovi e incontrando strani personaggi che l’aiuteranno nell’impresa.
Incontrerà la gatta Mimì che abita in una casa tutta ordinata con la sua padrona che urla sempre, il bambino Giacomo che vive solo, senza regole, in una casa gigantesca e disordinata e, infine, una vecchia signora che le consegnerà una valigia misteriosa.
Gli incontri l’aiuteranno nel suo cammino.
È realmente un gatto ciò che Nina sta cercando?
Un po’ Alice un po’ Peter Pan, Nina impara, durante il viaggio, a superare le sue paure e ad aprirsi al mondo.

Scheda

Titolo
Sottovoce: volevo la luce e dentro c’era buio così sono nata io

Con
Maria Civilla, Daniela Cecere

Regia
Silvia Civilla

Lavagna luminosa
Daniela Cecere

Testo
Maria Civilla

Consulenza alla regia
Chiara Saurio, Pietro Pizzuti

Luci
Antonio Apollonio, Graziano Giannuzzi, Marco Oliani

 

Note critiche

Uno spettacolo che nella sua ricerca vuole stimolare il suo spettatore all’importanza dell’ascolto e della concentrazione.
In un mondo pieno; pieno di immagini che cambiano velocemente, ci allontaniamo sempre più da noi stessi e dalle relazioni, perdendo la nostra casa.
Crediamo principalmente che i bambini vanno ascoltati.
Questi si sentiranno ascoltati e impareranno ad ascoltare a loro volta.