LA VERITÀ È SOLA

Liberamente ispirato da “Un nemico del popolo” di Henrik Ibsen

In una cittadina ai giorni d’oggi il Laboratorio Ecomedico scopre che l’acqua è inquinata, pericolosa per la salute di tutti i cittadini e danneggia l’intero ecosistema. È una scoperta che potrebbe rovinare la florida economia che la cittadina ha costruito nel tempo, ecco perché il sindaco, autorità politica, per mantenere la quiete, farà di tutto per contestare, sminuire e tacere questa pericolosa rivelazione.

Il testo scritto nel 1888 da uno dei più noti drammaturghi della storia del teatro, Henrik Ibsen, mette in luce il conflitto di interessi che può nascere tra il mondo politico, scientifico e mediatico.

Abbiamo sentito più che mai il bisogno di adattarlo alla nostra realtà per riaffermare che il teatro è, da sempre, lo specchio dei limiti umani e che, in quanto tale, ci può aiutare a superali.

Dopo il periodo buio della pandemia, che il settore dello spettacolo ha subito e sentito particolarmente, abbiamo voluto scommettere che il teatro possa tornare ad essere abitato dal cittadino che, salendo sul palcoscenico, riavvicina il teatro e teatranti all’intera comunità cercando di ritrovare una tradizione secolare di vitale importanza per la società e socialità umane.

Scheda

Titolo: La Verità è sola

Regia: Silvia Civilla

Drammaturgia: Pietro Pizzuti

Personaggi:
Le tre dottoresse del Laboratorio EcoMedico:
Anna Stocchi
– Sabrina Vergari
Maria – Adele Filograna
Teresa – Maria Conte

Antonio, marito di A. Stocchi – Luigi Dragone
Pietra, maestra, figlia di Anna e Antonio – Marilù Marzio
Mario Stocchi, fratello di Anna, Sindaco di Pandora – Giovanni De Cupertinis
Pedone, redattore della «Voce del Popolo» – Luigi Sarcinella
Borsani, collaboratore del giornale – Giuseppe Nestola
Osvaldi, tipografo – Cosimo Muci
Narratori – Leo Mercuri, Gabriella Buffo
Moglie del Sindaco – Elizabeth Dos Santos
Postina – Patrizia Donadei
Signora del pubblico – Bianca Delle Donne

Adattamento: Silvia Civilla – Pietro Pizzuti

Luci: Antonio Apollonio

Consulenza costumi: Lilian Indraccolo

Presentazione al pubblico del 30.03.2023

Caro Pubblico,
vorrei parlarvi di un tempo che tutti noi vogliamo allontanare, ma che ci è ancora tanto vicino: il tempo del Covid.
Quel periodo ha penalizzato profondamente gli artisti del Teatro ma ci ha indotti a riflettere maggiormente sul rapporto con il nostro spettatore.
Ci siamo inventati il teatro che parla, il teatro aperto e abbiamo incontrato un nuovo pubblico.
Il Teatro aveva la necessità di ritornare alle sue origini, ad essere necessario per una comunità e a coinvolgere tutti per raccontare temi importanti e vivere emozioni che ci avrebbero fatto crescere insieme.
In una società che tende ad isolarci dobbiamo cercare, con maggiore impegno, di costruire i momenti di aggregazione e qual è il luogo migliore se non il teatro nel centro di una città?

Un amico nel periodo della pandemia mi regalò un libro “Il teatro e la peste” e tra i testi teatrali pubblicati incontrai un testo scritto nel 1882 dal drammaturgo norvegese Henrik Ibsen: “Il nemico del popolo”. Lui scrive in un paese così lontano nel tempo e in una terra al freddo e senza luce, così lontana dalla nostra.
Parte da quelle pagine l’idea di far nascere una compagnia amatoriale nel Teatro di Nardò. Invitammo “Gli amanti del teatro” a presentarsi alle audizioni il 12 e 13 luglio 2022. Si presentarono ventiquattro persone. Le audizioni non furono una selezione, la selezione è poi avvenuta da sè.
Adesso siamo qui emozionati a restituirvi questo nostro lavoro chiedendovi di essere generosi con i nostri attori perché c’è un grande impegno dietro a questa rappresentazione.

Ringrazio Pietro Pizzuti, che mi ha accompagnato nella riscrittura del testo, Ginevra Helena Caggiula e Vittoria Fonte perché senza di loro non riuscirei a fare niente, il nostro tecnico Antonio Apollonio che arriva sempre con la magia della luce, Lilian Indraccolo per il suo sguardo attento sui costumi, Luciano Barbetta grande sostenitore del teatro, tutti gli attori per avermi regalato un po’ delle loro vite e per avermi fatto giocare con il teatro e, infine, l’Assessore alla cultura Giulia Puglia che è sempre pronta e credere nelle nostre proposte.
E… Viva il Teatro!

Silvia Civilla