NardòTeatro Stagione 2022/23

NardòTeatro e PiccoliSguardi 2022/23

Otto gli spettacoli nella stagione teatrale del Comune di Nardò con attori importanti della scena nazionale. Sette gli appuntamenti dedicati al piccolo pubblico

Sono otto gli spettacoli inseriti quest’anno nella stagione teatrale del Comune di Nardò in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, con attori importanti della scena nazionale pronti a calcare il palcoscenico del Teatro Comunale.

“Siamo contenti di riaprire le porte del nostro teatro – dice l’assessora alla Cultura del Comune di Nardò Giulia Puglia – per una stagione di ottimo livello, con nomi e titoli molto attesi. Il teatro è un rito, ma è anche occasione di crescita personale e collettiva, è condivisione ed è anche uno strumento per interpretare la nostra storia e il nostro quotidiano. Come sempre, dietro c’è un grande lavoro fatto insieme al Teatro Pubblico Pugliese e lo sforzo per tenere vivi la cultura e i luoghi della cultura in città, che sono moltiplicatori di energie per tutto il territorio”.

Nardò si conferma ancora una volta una città attenta al teatro e allo spettacolo dal vivo – commenta il presidente del Teatro Pubblico Pugliese, Giuseppe D’Urso -. La programmazione che abbiamo pensato grazie al lavoro dei nostri uffici e alla collaborazione con l’amministrazione porterà qui alcuni spettacoli di grande caratura e spessore, per intrattenere sì il pubblico, ma anche per farlo riflettere e accompagnarlo, in taluni casi alla scoperta di piccoli pezzetti di storia che è sempre bene tenere a mente e non dimenticare per crescere come cittadini e come spettatori”.

Si comincia il 15 dicembre con Nello Mascia, Valerio Santoro e Luciano Saltarelli e il loro “A che servono questi quattrini” per la regia di Andrea Renzi. La commedia di Armando Curcio, messa in scena per la prima volta nel 1949 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico è ancora oggi di grande interesse e attualità. I temi dell’inutilità del denaro e della dannosità del lavoro, benché calati nella realtà di due famiglie napoletane degli anni ’40, una poverissima l’altra in apparenza arricchita, riescono, sul filo del paradosso, a incuriosirci ad aprirci nella fantasia strade alternative e a divertirci.

Il secondo appuntamento è nel 2023. Il 22 gennaio arrivano Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi in “Le verdi colline dell’Africa” scritto e diretto dalla stessa Guzzanti come un personalissimo tributo al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla, infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti. Uno spettacolo ma soprattutto un gioco che ruota intorno ad un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza.

Il 10 febbraio ci saranno Lucrezia Lante Della Rovere e Stefano Santospago in “La divina Sarah”da “Memoir” di John Murrel per la regia di Daniele Salvo, dedicato all’attrice francese Sarah Bernhardt che nel XIX secolo era più di una semplice “superstar”: era un essere incredibile, un’anima meravigliosa.

Si prosegue il 24 febbraio con Fabio Troiano in “Il Dio bambino” per la regia di Giorgio Gallione: un monologo che prosegue e approfondisce il particolarissimo percorso teatrale del Gaber di quegli anni.


Anche a marzo sono due gli spettacoli in programma. Il 3 marzo ci saranno invece Fabrizio Saccomanno e Fabrizio Pugliese in “Memorie D’Arneo” dedicato alle occupazioni nell’Arneo, conclusione di una straordinaria stagione di lotte per il lavoro e per la dignità dell’uomo. Raccontare di quei fatti, di quelle speranze, di quelle conquiste, vuol dire raccontare un sud del mondo che chiede, ora e sempre, che venga ascoltato il suo pensare, il suo conoscere, perché sono tante le strade che si possono percorrere e tanti i nomi di Dio.

Il 21 marzo, invece, con l’arrivo della primavera ci sarà “Stanno sparando sulla nostra canzone” in cui una sensuale e spiritosa Veronica Pivetti interpreta Jenny Talento, fioraia di facciata ma in realtà venditrice di oppio by night che, rapita dalla passione per un giocatore di poker fallito e truffaldino, si lascerà trascinare in un mondo perduto fatto di malavita, sesso, amore e gelosia in Stanno sparando sulla nostra canzone con la regia di Giovanna Gra e Walter Mramor. Uno spettacolo incalzante dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento urbano, illuminato da insegne colorate e intermittenti tra occhiali scuri, calze a rete, mitra e canzoni. E dall’esplosiva esuberanza di un mondo risorto alla vita.

La stagione si chiude ad aprile con gli ultimi due appuntamenti. Il 3 aprile il Teatro Comunale ospiterà “Il Test” di Jordi Vallejo con Roberto Ciufoli, Benedicta Boccoli, Simone Colombari, Sarah Biacchi in cui fra battute di spirito al vetriolo e sferzanti dialoghi, i protagonisti vengono spinti a prendere decisioni che nell’arco di una cena cambieranno radicalmente le loro vite, forse per sempre.

E infine il 14 aprile ci sarà “…di sana e robusta Costituzione!” di e con Salvatore Cosentino e Francesco Saverio Cosentino, in cui i principi della Carta Costituzionale italiana diventano  le tappe di un racconto che ne rivela la storia e il significato, attraverso  un originale abbinamento con opere d’arte e canzoni che, “senza saperlo”, provenendo da tempi e ispirazioni differenti, li hanno descritti.

Gli spettacoli avranno tutti inizio alle ore 21.

La campagna abbonamenti partirà dal 28-29-30 Novembre dalle ore 16.00 alle ore 20.00, e proseguirà ogni mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e sabato dalle 10.00 alle 12.00. I biglietti dei singoli spettacoli saranno in vendita dal 12 dicembre al botteghino, nei punti vendita Vivaticket e online su www.vivaticket.com. Il botteghino è aperto nelle giornate di mercoledì dalle 17.00 alle 19.00 e sabato dalle 10.00 alle 12.00 e il giorno di ogni singolo evento a partire dalle ore 18.00.

Teatro Pubblico Pugliese

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